L’apparecchio è stato collocato per un mese tra i banchi di una scuola media di Rimini: «Così si abbattono i rischi di contagio»
Aria ‘sana’ nella 1 F dell’istituto Dante Alighieri di Rimini. E non ci si riferisce all’inquinamento, bensì a batteri e virus, incluso il Covid-19 che da oltre un anno sta stravolgendo le esistenze di tutti. Tra il 23 gennaio e il 12 febbraio, nella classe è stato posizionato uno strumento. E’ un purificatore d’aria, si chiama EnergioAir e ha la particolarità di eliminare i patogeni ambientali e tutti i composti organici presenti nell’aria. «Abbiamo rilevato un abbattimento dei composti organici volatili, tra cui anche i virus, del 30% mediamente con picchi del 75%», spiega Paolo Pizzolante, presidente e amministratore delegato di PlanGreen, azienda che ha donato la strumentazione al Comune. In altre parole, «anche il rischio di contagio si è ridotto per le stesse percentuali».
La sperimentazione ha permesso di testare l’efficacia del purificatore in condizioni reali. I test in precedenza erano stati svolti dall’Università di Manchester, dal Royal Surrey County hospital di Londra, dal Centro Hospitalario del Mar di Barcellona, ed anche dall’Università tecnica in Danimarca. In laboratorio l’abbattimento delle particelle organiche arrivava al 99,9%. Nel contesto reale di una classe con indirizzo musicale composta da 27 studenti, quindi affollata, le variabili sono innumerevoli, ma i risultati, spiega Pizzolante sono significativi. «In determinate situazioni, ad esempio all’entrata in classe o all’ora della merenda, si alzava la quantità di Cov. Guardando il grafico in tempo reale prodotto dal purificatore, si può vedere come il valore di Cov si impenni. In quel momento l’azione dell’apparecchio abbatteva il picco facendo crollare i valori. Questo accade anche con la formaldeide tanto che in media abbiamo visto una riduzione della presenza in aria del 75%». Durante la sperimentazione di EnegioAir non ci sono stati problemi di contagio nella classe. L’idea del purificatore non è certo nuova. In particolare questa tecnologia, spiega Pizzolante, è stata pensata in Giappone negli anni Sessanta, e poco dopo utilizzata dagli ingegneri della Nasa con l’obiettivo di creare ambienti vivibili per l’uomo nello spazio. Dallo spazio potrebbe venire un aiuto per contrastare il virus che ha scosso il globo nell’ultimo anno.
«La Dante Alighieri ha circa 650 studenti – premette l’assessore alla Scuolan Mattia Morolli -. Siamo partiti da qui con una prima con la collaborazione con il dirigente Emanuele Pirrottina. Stiamo parlando della scuola che lo scorso novembre è stata chiusa per i casi di positività che si erano trovati. Era un momento difficile e all’inizio dell’anno grazie a PlanGreen abbiamo deciso di sperimentare questo apparecchio ». Sulla possibilità che EnergioAir venga utilizzato anche in altre classi o scuole, l’assessore precisa come «le scelte devono essere prese in primo luogo dai dirigenti scolastici». Soddisfatto Pirrottina. «Lo strumento è una opportunità. Il diritto all’istruzione deve coniugarsi con il diritto alla salute. L’abbiamo testato in una classe numerosa per altro con indirizzo musicale verificandone i benefici».